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La Trappola del Soggettivismo Assoluto

..e perchè non tutte le Foto possono esser considerate "Arte"

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Introduction

"Ma a me piace": quattro parole che sono sicuro al 100% quasi ognuno di noi ha utilizzato e/o sentito almeno una volta durante il suo percorso fotografico. "È arte, gli altri non possono capire." è un valido sostituto in molti casi. Queste non sono solo parole nel mondo della fotografia: sono scudi invisibili che usiamo per difenderci dalle critiche e opinioni del mondo esterno, ogni volta che sentiamo qualcosa che non ci piace riguardo alle nostre foto e/o qualcuno ferisce i nostri sentimenti. Ah, sto parlando di fotografia in questo caso, ma probabilmente si può estendere lo stesso ragionamento a molti altri campi.
A volte sbagliamo, a volte abbiamo ragione. Tutti sappiamo che è molto più facile esprimere un giudizio sulle foto di altri fotografi che riceverlo sulle nostre: il problema è che ciò che tu vedi come commento costruttivo può essere visto come offensivo agli occhi dall'autore della foto.
La parte più difficile per tutti noi è mettere da parte le emozioni e l'orgoglio personale per un secondo e cercare di capire in quali casi si dovrebbe accettare l'opinione altrui (anche se spiacevole), magari ringraziando e invece in quali casi si dovrebbe sostenere la proprie scelte, magari spiegando il motivo di tali.

Quando Sbagliamo

Prima di addentrarci nell'argomento principale dell'articolo, una premessa dev'esser fatta: c'è una parola che, nel corso degli anni, è stata usata e abusata in fotografia: arte. Ragazzi, non ogni singola immagine che vediamo è arte. Né dovrebbe essere così. Molte persone partono dal presupposto che la fotografia = arte, ma non funziona così. A volte un'immagine ha uno scopo documentativo, a volte estetico e altre volte può anche avere un intento artistico. Attenzione però: non è che ci svegliamo la mattina, prendiamo la macchina fotografica e iniziamo a scattare "foto artistiche". Si può provare, certo, ma non è meccanico. Io non sono sicuramente la persona giusta per definire ciò che può essere considerato arte in fotografia, ma sono sicuro quando dico che molte delle immagini che vediamo ogni giorno non dovrebbero essere considerate come opere d'arte. Purtroppo però molte persone abusano della parola "arte" correlandola a fotografie che non hanno nulla a che fare con essa.
È qui che entra in gioco l'espressione "soggettivismo assoluto": se non riusciamo a capire che alcune delle nostre immagini potrebbero avere dei difetti o che non siano così belle come pensavamo, la soluzione più semplice per noi è creare una spiegazione come quella che ho scritto nell'introduzione, "ma a me piace", o "è arte, non capisci". Se lo credi davvero, sarebbe inutile mostrare i tuoi lavori praticamente ovunque, online o in esposizioni/gallerie, dal momento che potresti sempre trovare qualcuno che non ha le tue stesse idee sulle tue foto, vero? Non sei d'accordo? Non possiamo semplicemente riempirci la bocca con parole come "arte" o "è soggettivo" per sfuggire alle critiche.
Mentre ci sono aspetti di una fotografia che dipendono da gusti personali, non tutti lo sono. Se un'immagine è sfocata, è sfocata. Se un'immagine è satura, è satura. Se l'orizzonte è storto, l'orizzonte è storto. Possiamo poi discutere dei motivi per cui l'autore ha fatto quella scelta; da parte nostra, dovremmo sempre imparare qualcosa sulla storia e sul contesto dell'autore prima di esprimere la nostra opinione personale sul suo lavoro. Se un certo fotografo è noto per produrre immagini sfocate e ha sviluppato il suo stile personale attorno a queste producendo alcune opere incredibili, saremmo solo degli sciocchi a criticare una delle sue immagini senza conoscere il suo “background”.
Ciò che sto cercando di dirvi è che non possiamo semplicemente nasconderci dalle opinioni del mondo esterno. Non possiamo pretendere che tutte le foto che vediamo (e scattiamo) debbano essere considerate una forma di "arte" e non siano soggette a nessuna forma di critica.

Se cadessimo in questa trappola, allora sarebbe completamente inutile avere qualsiasi tipo di conversazione sulla fotografia. Lasciamo che quella piccola parola, "soggettivismo", prenda completamente il controllo di qualsiasi pensiero, giudizio o idea personale che potremmo avere su una fotografia. Quando dici "è arte", la verità è che stai togliendo la possibilità a tutti gli altri di esprimere qualsiasi tipo di pensiero sulla tua foto. Questo è la verità. Stai chiudendo la bocca a tutti con una scusa semplicemente non accettando che l'immagine non sia perfetta come pensavi. Ogni volta che costruisci quello scudo invisibile per difendere te stesso e il tuo lavoro invece di abbracciare le critiche e provare a migliorare le tue abilità fotografiche, stai letteralmente spazzando via ogni singola regola che sia mai esistita in fotografia.
È un po' infantile a mio parere, ma sono a malapena un fotografo e di sicuro non sono uno psicologo, quindi è solo una mia opinione personalissima. E poi vi assicuro che ci sono cascato pure io in passato, in questa “trappola”, motivo in più per cui dovrei esser l'ultimo a parlare.
Per spiegarvi meglio, date un'occhiata alla foto con i fiori: non è questo granchè, vero? Lo so. Ero alle prime armi quando l'ho scattata, e stavo imparando come gestire il cosidetto "effetto orton" e la tecnica del "dodge and burn". Come forse avrai notato, tendevo a dare leggermente (sì, niente di che!) troppo contrasto e saturazione. Ma ehi, adoravo quell'atmosfera al tempo. Quando poi condivisi quell'immagine su un forum di fotografia, indovina un po'? Ricevetti alcune critiche molto aspre sullo scatto. E io pensavo "ma seriamente? Non posso credere che non gli piaccia”. Dopo la ferita iniziale al mio ego, iniziai a pensare - molto - al vero motivo per cui mi avevano criticato una moltitudine di cose in quell'immagine. Mi ci è voluto del tempo per capire, ma alla fine sono riuscito a superare il mio punto di vista personale e vedere dove stavo sbagliando. Non c'erano scuse, quell'immagine non era buona dal punto di vista della composizione ed era persino peggio dal lato della post-produzione.

Ora, pensa per un momento se non avessi ascoltato quelle persone: probabilmente sarei ancora a quel punto, ad usare kili di effetto orton ed a creare aloni ovunque con colori poco realistici. Guardando indietro, quelle critiche sono state probabilmente la cosa che mi ha aiutato di più nella mia piccola e breve carriera fotografica. E non mi riferisco solo a questa immagine specifica, ho molti altri esempi come questo!
Sarebbe un caos completo se non avessimo qualche regola per aiutarci a distinguere una bella fotografia da una brutta. Per aiutarci a far crescere le nostre abilità fotografiche, per guidarci, per farci capire cosa è sbagliato e cosa è giusto. A questo punto, potresti pensare "ehi, ma prima ha detto che anche le eccezioni sono accettabili"; si, l'ho detto. Ma sai come si chiamano? Eccezioni. Ed è quello che sono. Ci sono alcune immagini sature che sono incrediibli. Ci sono alcune foto sfocate che posso solo desiderare di aver scattato io stesso. E la lista potrebbe continuare. Ma il punto è che sono eccezioni alle regole; se non ci fossero regole, non ci sarebbero eccezioni. Penso che abbiate capito cosa voglio dire.
Farsi sopraffare da un soggettivismo assoluto non solo è sbagliato per la serie di motivi che abbiamo visto fino a questo momento, ma anche perchè quello è ciò che ti impedisce di diventare un fotografo migliore. Non accettare le critiche, rifiutare di ascoltare chiunque abbia un'opinione diversa sulle tue foto, sono tutti comportamenti che bloccheranno la tua crescita fotografica. Nessuno è onnisciente e ci sono cose che possiamo imparare solo con l'aiuto di altre persone. A volte è difficile vedere la verità, ma una volta che apri la tua mente e provi ad imparare dai suggerimenti degli altri, diventerai non solo un fotografo migliore ma probabilmente anche una persona migliore.

Quando Abbiamo Ragione

Fino a questo punto, tutto quello che mi hai sentito dire è che non tutto è soggettivo e se qualcuno esprime un'opinione sul tuo lavoro, dovresti sempre ringraziare e imparare da quella lezione. Nel paragrafo precedente ho omesso qualcosa però, qualcosa di importante che discuteremo adesso: chi è la persona che esprime l'opinione.
Voglio iniziare con un esempio: io non sono un esperto di cucina. Sono italiano, quindi non c'è bisogno di dire che amo la pizza, la pasta e una moltitudine di altre cose deliziose, ma quando si tratta della cosiddetta "alta cucina", sono letteralmente la persona peggiore su questa Terra per dare un'opinione. Non sono abituato a sapori particolari, combinazioni sofisticate e via dicendo. Ora, se io andassi in un ristorante stellato Michelin e alla fine del pasto esprimessi la mia delusione e disappunto, insieme magari ad alcuni consigli per lo chef su come preparare i suoi piatti, dovrebbe lui prendermi sul serio o no? Se, contemporaneamente, un critico gastronomico ha mangiato le stesse mie pietanze e non fa altro che elogiarne le qualità, di quali parole lo chef dovrebbe tenere maggiormente conto?

Immagino che la risposta sia abbastanza ovvia, giusto? Mentre lo chef dovrebbe ascoltare l'opinione di tutti, è anche importante discernere tra le varie opinioni e capire da dove provengono. L'opinione di qualcuno che non sa assolutamente nulla di cucina non può avere la stessa importanza dell'opinione di un critico gastronomico di fama mondiale. E lo stesso vale per la fotografia: se Giulio Cesare, che non ha mai visto né scattato una foto in vita sua, commenta la tua foto su Facebook dicendo che è "fantastica!!", non dovrebbe avere lo stesso valore di un commento di un esperto di fotografia.
Dobbiamo anche prendere in considerazione i sentimenti e le relazioni personali che intercorrono tra le persone; non piacerai a tutti, tienilo bene a mente, quindi ci saranno persone che partiranno prevenute quando si tratta delle tue foto. Lo stesso vale per le persone con cui hai una relazione affettiva: anche le loro opinioni saranno probabilmente distorte (mi dispiace, ma la mamma che ti dice che le tue foto sono eccezionali non conta!).
Se non diventi uno dei cosiddetti influencers di Instagram o Facebook, ciò non significa che non sei capace a far foto. Al contrario, se sei uno dei personaggi popolari, ciò non ti dà il diritto di sentirti come una sorta di Dio e di ignorare ogni critica che ricevi. Popolarità e fotografia a volte sono correlate, a volte no. Non dare troppo credito alla popolarità che riesci a racimolare sui social media, dal momento che non dovrebbe essere un fattore cruciale per misurare quanto sono belle le tue fotografie.

Magari, se non ottieni i feedback sperati sui social, è perché forse stai mostrando le tue foto nel posto sbagliato, al pubblico sbagliato. Prima di saltare alle conclusioni, pensa se il pubblico da cui ricevi le tue opinioni (o da cui non le ricevi) è quello giusto.
Questo ha probabilmente più a che fare con strategia e marketing piuttosto che con la fotografia, ma pubblicare le tue foto nel posto giusto di fronte alle persone giuste è un fattore importantissimo; in primo luogo perché le opinioni che riceverai verranno dal pubblico che stavi cercando, in secondo luogo perché avrai una migliore comprensione delle tue abilità fotografiche.
Trovare il posto giusto per condividere e osservare le foto di altre persone è anche uno dei modi più istruttivi per migliorare le tue capacità fotografiche e il tuo giudizio in materia; osservando le foto delle persone che ammiri, imparando da esse e nel frattempo migliorando le tue conoscenze in modo da poter aiutare coloro che hanno iniziato dopo di te e hanno bisogno di aiuto.

Conclusion

Non importa quanta esperienza tu abbia, quanti premi hai vinto, nessuno è escluso dal commettere errori e tbisognerebbe esserne tutti consapevoli. In un mondo dominato dalla continua lotta per la popolarità, l'umiltà è una qualità sempre più rara.
Non possiamo farci sopraffare dalle nostre emozioni e impedirci di diventare fotografi migliori. Non tutto è arte, non tutto è soggettivo. Tutti dovremmo imparare che a volte una brutta foto è una brutta foto, non è artistica e nemmeno una "scelta personale". E se è stata una scelta personale, allora è stata una scelta sbagliata, che dovremmo probabilmente correggere in futuro per migliorare le nostre fotografie.
Ricevere critiche è una parte fondamentale della crescita personale di un fotografo e personalmente ritengo che le persone diventino sempre più riluttanti sia a dare che a ricevere opinioni sulle proprie opere.
Alla fine, l'unica cosa che si frappone tra noi e la nostra crescita fotografica è il nostro ego.

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