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Come Vincere la FOMO in Fotografia

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Cos'è la FOMO?

Innanzitutto partiamo dalle basi: cosa significa FOMO? Quest'acronimo, proveniente dalla lingua inglese, è l'abbreviazione per “fear of missing out”, ed è possibile tradurlo in italiano come “paura di perdersi qualcosa”. Non avevo mai nemmeno sentito questo termine fino a un paio di anni fa; ho provato quella sensazione una marea di volte, soltanto non sapevo che qualcuno le avesse dato un nome. Noi, come fotografi paesaggisti, siamo piuttosto suscettibili a questo tipo di paura. Ti è mai capitato di esser là fuori a scattare sul campo, trovarti tutto d'un tratto di fronte ad una scena incredibile e sentirti sopraffatto, con la voglia di fotografare tutto ma senza in realtà riuscire a trovare qualcosa di avvincente? Se la risposta a questa domanda è “si”, allora probabilmente hai iniziato a saltare, quasi spasmodicamente, da una composizione all'altra, senza però esser soddisfatto delle tue foto e perdendoti nel frattempo attimi preziosi di luce.
Sono rimasto “intrappolato” con la FOMO così tante volte che non posso nemmeno contarle. È nella nostra natura di fotografi paesaggisti dopotutto, man mano che diventiamo sempre più euforici con la luce che migliora, aspirare alla migliore foto possibile. E non fraintendetemi, va bene così. Non dovreste mai accontentarvi di una foto “così così” solo perché avete paura di perdervi la luce migliore, ma nemmeno potete (o non dovreste, almeno) mettervi in dubbio ogni volta che siete a 5 minuti da un grande tramonto, una bellissima tempesta o qualsiasi sia ciò che stavate sperando di catturare!

How to Deal with FOMO

Immaginamo che avevate in mente due scatti differenti in due punti diversi: A e B. Appena prima che la luce inizi ad esplodere, vi trovate in A, ma B è abbastanza vicino; dal nulla, iniziate a pensare che forse B è meglio, che se succedesse X ed apparisse Y, potreste ottenere una foto migliore. Quindi, presi dalla curiosità e dall'indecisione, abbandonate la composizione che avete studiato per le ultime due ore senza alcun motivo e vi spostate su B. Ora la luce è bellissima, c'è un tramonto incredibile nel cielo. Voi vi siete spostati in B, ma solo a quel punto vi rendete conto che trovare una buona composizione lì non è per nulla facile, che non è come ve lo eravate immaginato e iniziate a pensare che state perdendo la luce migliore; qual è il prossimo passo? Probabilmente inizierete a pensare a una possibile opzione C, o forse tornerete ad A. In ogni caso, probabilmente nel frattempo avrete perso i momenti di luce migliori e non sarete soddisfatti delle vostre foto. Questo è, con un semplice esempio in cui sono sicuro molti di voi si ritroveranno, la cosiddetta FOMO.
Fammi esser ben chiaro sin dal principio: non esiste una formula magica su come affrontare questa paura. Se avessi la soluzione perfetta, non sarei qui a dirti che sono il primo della fila quando si tratta di cadere preda della FOMO, giusto? Ora, detto questo, non abbattiamoci: non siamo nemmeno del tutto impotenti! C'è qualcosa che possiamo fare per combattere questa paura irrazionale, e quel qualcosa si chiama “consapevolezza”. Sì, possiamo essere consapevoli di quello che stiamo facendo, possiamo tenere sotto controllo la situazione e, dopo un attento studio di tutte le variabili, prendere una decisione ragionata e mantenerla. Più facile a dirsi che a farsi, giusto? Lo so! Ma è solo così che puoi migliorare le tue capacità fotografiche e di conseguenza scattare foto migliori. Dio solo sa quante volte ho abbandonato una bella composizione per passare a un'altra, solo per scoprire che non era quello che mi aspettavo e peggiore di quella iniziale.

Ora la prossima domanda che vi farete dovrebbe essere: “okay, ma come posso raggiungere quel livello di consapevolezza?” La risposta è abbastanza semplice: studiando!
Come ho velocemente accennato poco fa, maggiore è la conoscenza che possediamo, più saremo in grado di prendere una decisione ponderata. Nella fotografia di paesaggio, ciò significa che dovrai imparare a conoscere tutte le variabili che entrano in gioco quando sei fuori a far foto: la location, le condizioni meteorologiche, le maree (se sei vicino al mare) o le condizioni della neve (se sei in montagna) , ecc. ecc. Ci sono un miliardo di fattori in gioco e molti di questi varieranno a seconda di dove ti trovi e di cosa ti piace fotografare. Penseresti che la fotografia di paesaggio sia già di per sè una nicchia abbastanza specifica, ma la verità è che ci sono molti sottogeneri e le regole non sono le stesse per tutti. Ad esempio, se vivi vicino al mare e generalmente scatti paesaggi marini, potresti voler imparare come gestire le lunghe esposizioni, come capire quando uscire per riprendere il momento migliore di una tempesta (magari anche catturando i fulmini); se invece sei intenzionato a fotografare l'autunno, potresti voler scoprire qual è il momento migliore per riprendere il foliage e dare una priorità inferiore alle condizioni meteo, visto che passerai tempo nei boschi; di nuovo, se hai intenzione di fare un'escursione in montagna durante l'estate per fotografare le fioriture, dovrai imparare cos'è il focus stacking e come praticare questa tecnica, insieme a uno studio approfondito del meteo per non ritrovarti in situazioni pericolose. La lista potrebbe continuare all'infinito perché ci sono infinite situazioni ed ambienti diversi in cui far foto, ma penso che tu abbia capito il concetto alla base. Devi imparare tutto ciò che puoi sul luogo in cui stai per andare e capire qual è il momento migliore della giornata/anno per essere lì. Una volta che sei sul campo, assicurati di arrivare presto in modo da poter esplorare il luogo e trovare la migliore composizione possibile; a questo punto, se davvero avrai fatto tutto il possibile, dovrai esser in grado di prendere una decisione ragionata, basata su un'attenta e consapevole valutazione della situazione.

Prendiamo come esempio quello che ho fatto all'inizio del paragrafo: se il nostro fotografo immaginario avesse studiato tutte le variabili di quella specifica situazione, avrebbe saputo che passare da A a B poteva essere un errore, e meglio ancora C non era nemmeno un'opzione. Come poteva saperlo? Perché aveva studiato il meteo, la location e tutti gli altri fattori in gioco in modo da sapere che X e Y non sarebbero mai potuti accadere. Questo è ciò che chiamo coscienza, questo è ciò che chiamo conoscenza.
Prima di arrivare alla conclusione, c'è una cosa da chiarire. Molte persone potrebbero confondere la consapevolezza con l'arroganza; le due cose possono essere simili se osservate da un punto di vista superficiale, ma completamente diverse quando si va oltre le apparenze. Lungo la tua strada incontrerai sia fotografi consapevoli che arroganti; i primi sapranno sempre mettersi in dubbio, mettersi in discussione ed esser aperti a nuove idee, mentre i secondi saranno più ottusi, testardi e chiusi. Prendere una decisione consapevole non dovrebbe significare che “hai oggettivamente ragione” e che hai trovato la migliore foto possibile di quel luogo (non sarebbe troppo facile allora?); credi solo di aver trovato la composizione migliore in base ai tuoi gusti personali, quindi quanto meno sarà soggettivo e discutibile. Uno scatto che a te fa impazzire potrebbe esser una foto noiosa per qualcun altro. Dopotutto, la fotografia per definizione è soggettiva, giusto?
Quindi, per favore, non rientrare nella categoria degli arroganti, anche quando pensi di aver trovato una fantastica composizione e nessuno potrebbe mai ottenere un risultato migliore; sii sempre aperto a metterti in discussione, a imparare qualcosa di nuovo, ad ascoltare gli altri e possibilmente anche ad aiutarli. Non sai mai chi c'è di fronte a te e lui potrebbe saperne più di te.

Conclusion

Come ho scritto nel paragrafo precedente, non c'è nessuna bacchetta magica, nessuna soluzione definitiva per “conquistare” la FOMO. È qualcosa di irrazionale (come molti altri tipi di paura), qualcosa che non importa quanto tu provi a liberartene, sarai comunque soggetto ad essa. E da un certo punto di vista va bene, va bene chiedersi se si è nel posto giusto al momento giusto; dall'altro lato però, potrebbe rovinare i tuoi piani e impedirti di catturare lo scatto che volevi e che avevi studiato attentamente da tempo. Pianificazione, esplorazione e studio sono le tre parole magiche per ottenere la migliore conoscenza possibile del luogo e degli altri fattori in gioco (tecnica, meteo, ecc.) per combattere la cosiddetta “paura di perdersi qualcosa” nella tua mente.
La FOMO era un argomento di cui volevo scrivere da molto tempo, ma non ne ho mai avuto la possibilità per mille motivi diversi; durante le vacanze però mi sono messo al lavoro e ho cercato di descrivere e offrire una soluzione quanto meno realistica a questo “problema” che affligge molti di noi fotografi paesaggisti, me compreso. Spero davvero che possiate tirarci fuori qualcosa di utile!

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